29 feb 2024

Forse hanno ragione loro

Nonostante io mi consideri un instancabile promotore dell'inclusione in tutti gli ambiti della vita, scuola, famiglia, lavoro, sport, divertimento in genere, devo ammettere che ancora oggi mi succede spesso di interrogarmi su che cosa significhi

INCLUSIONE

e sul perché dovremmo applicarla e viverla nel nostro quotidiano.

Includere per me, in questo momento, significa "prendersi cura insieme", e in effetti le persone inclusive che conosco sono sempre attente, pazienti, coinvolte e rispettose verso gli altri che si trovano in difficoltà.


Non si celebrano quelli belli, forti, intelligenti, vincenti che abbondano nei social o nei posti fighi, ma si cercano la bellezza, la forza, le intelligenze in ogni loro declinazione, che scopriamo nel mondo e nelle persone che incontriamo.

L'inclusione è un impegno quotidiano verso chi è più fragile, è la creatività nel cercare sempre il modo, anche quando la speranza "è andata un attimo in bagno".

Inclusione è pazienza e ascolto verso parole e gesti all'inizio incomprensibili, ma che con il tempo e l'attenzione diventano puntini da unire, per scrivere parole e raccontare vissuti densi della più semplice e potente umanità.

Io non so quanto impegno chiede tutto questo,  so solo che mi fa sentire felice aiutare qualcuno che riesce ad andare oltre il suo limite.

 

 Il film è straordinario, si trova su prime video, il titolo è "The Specials". 

I francesi hanno grandi contraddizioni, da una parte producono film come questo e dall'altra hanno la scuola pubblica preclusa ai disabili, che raggruppano nelle scuole speciali.
In Italia siamo avanti nell'inclusione scolastica, ma cominciamo a dimenticarci le cose appena la scuola è finita.
Non sempre, non tutti, ma purtroppo ancora in troppi.

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