e sul perché dovremmo applicarla e viverla nel nostro quotidiano.
Includere per me, in questo momento, significa "prendersi cura insieme", e in effetti le persone inclusive che conosco sono sempre attente, pazienti, coinvolte e rispettose verso gli altri che si trovano in difficoltà.
Non si celebrano quelli belli, forti, intelligenti, vincenti che abbondano nei social o nei posti fighi, ma si cercano la bellezza, la forza, le intelligenze in ogni loro declinazione, che scopriamo nel mondo e nelle persone che incontriamo.
L'inclusione è un impegno quotidiano verso chi è più fragile, è la creatività nel cercare sempre il modo, anche quando la speranza "è andata un attimo in bagno".
Inclusione è pazienza e ascolto verso parole e gesti all'inizio incomprensibili, ma che con il tempo e l'attenzione diventano puntini da unire, per scrivere parole e raccontare vissuti densi della più semplice e potente umanità.
Io non so quanto impegno chiede tutto questo, so solo che mi fa sentire felice aiutare qualcuno che riesce ad andare oltre il suo limite.
Il film è straordinario, si trova su prime video, il titolo è "The Specials".
I francesi hanno grandi contraddizioni, da una parte producono film come questo e dall'altra hanno la scuola pubblica preclusa ai disabili, che raggruppano nelle scuole speciali.
In Italia siamo avanti nell'inclusione scolastica, ma cominciamo a dimenticarci le cose appena la scuola è finita.
Non sempre, non tutti, ma purtroppo ancora in troppi.
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